
Viviamo costantemente iper connessi: sempre online su diversi dispositivi: occhi agli schermi, orecchie alle notifiche… Mille stimoli sensoriali simultanei che irrompono nella nostra quotidianità. Di certo, abbiamo sviluppato doti multitasking da Super Sayan, d’altra parte, non riusciamo più a soffermarci su un singolo contenuto: ci stanchiamo rapidamente, anzi, subito. Per la precisione, secondo un recente studio, la soglia dell’attenzione media è di appena 8 secondi: piuttosto bassa, soprattutto se per lavoro crei contenuti, proprio come noi. Chissà quanti lettori, ad esempio, saranno arrivati a questa riga qui… Ecco, per tutti i content creator là fuori, questi 8 secondi sono estremamente sfidanti! In questo flusso continuo e traboccante di materiale online, farsi notare diventa un’impresa che, spesso, può rivelarsi frustrante.
Magari abbiamo già svolto un eccezionale lavoro di strategia e progettazione, possediamo tecniche e attrezzature innovative tali da realizzare contenuti ad altissima definizione, conosciamo i trend del momento e il target di riferimento… ma allora, cosa manca? Perché i nostri contenuti non diventano virali? Perché, specialmente per gli audiovisivi, non riusciamo a coinvolgere il pubblico dall’inizio alla fine?
Strategie per attirare l’attenzione
Esiste un’escamotage che può fare la differenza: l’hook! Dall’inglese “gancio”, nonché ciò che – letteralmente – aggancia l’attenzione di chi sta guardando. Ne esistono tre tipologie:
1. Visual hook (gancio visivo)
2. Text hook (gancio testuale)
3. Audio hook (gancio uditivo)
Qualche esempio di gancio visivo
In una frazione di secondo riescono a fermare lo spettatore e a distinguere il contenuto dal resto del feed. Quello visivo è indubbiamente il più potente e persuasivo: incuriosisce dal primo frame e centra l’obbiettivo. Qualche esempio?
- Aprire o chiudere un oggetto (computer, frigo, porta, libro)
- Strofinare la fotocamera per pulirla
- Parlare mentre si compie un’azione quotidiana come truccarsi, mangiare, bere dal bicchiere, farsi la barba, pulire, ecc..
- Gesticolare
- Camminare o girarsi spostando con enfasi i capelli
- Spuntare da dietro un oggetto
- Zoom improvviso in apertura
Per i ganci testuali e uditivi, invece, il lavoro in fase progettuale è ancora più minuzioso: dalle frasi shock alle domande dirette per il testo, oppure, un tono di voce energico o un riverbero d’effetto sonoro.
È chiaro che ciascun gancio assolve a un preciso storytelling o TOV. Per questo motivo, prima di progettare il gancio per il tuo contenuto, sarebbe opportuno chiederti qual è il tuo obiettivo: vuoi agganciare lo spettatore semplicemente per intrattenerlo? Oppure per convertire e promuovere un’azione specifica?
Ad ogni scopo, il proprio gancio.

